Le colline piemontesi ed il vino
Le colline piemontesi sono concentrate nella parte centrale della regione. Si formarono in età successive a quelle che videro la formazione di Alpi e Appennini. Esse comprendono quelle di Torino, quelle di Monferrato e Langhe (che fanno parte delle provincia di Cuneo e Asti, con un altitudine media di 459 m), con i loro terreni argillosi che li rendono perfetti per la coltivazione della vite. Sono luoghi di viva bellezza, che producono alcuni dei vini più prestigiosi al mondo: Barolo e Barbaresco, Moscato e Arneis, Dolcetto e Barbera. Poi vi sono le colline nel Cavesano, anch’esse famose per la produzione di celebri vini. Queste terre donano agli amanti del vino i loro straordinari prodotti, ma offrono parallelamente al turista panorami di rara bellezza.
La Regione Piemonte ha proposto i “Paesaggi vitivinicoli tipici del Piemonte” (Langhe, Monferrato, Roero) come candidati ad entrare a far parte della Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, il riconoscimento che tutela e valorizza luoghi di eccezionale importanza, sia naturale sia culturale.
Ecco le principale regioni collinari:
- Langhe. Sono comprese nelle province di Cuneo e Asti. Il loro nome deriva dal dialetto locale: le "langhe" sono le creste affilate delle colline. Il loro paesaggio è caratterizzato soprattutto da immense distese di vigneti a perdita d’occhio. Le Langhe appartengono infatti ad uno dei distretti dei vini del Piemonte, insieme al Monferrato e al Roero. Qui vengono coltivati i celebri vitigni della Barbera, del Dolcetto, Moscato e Nebbiolo. Sono costellate dai castelli e fortilizi delle famiglie che abitarono sin dal Medioevo queste terre.
- Canavese. Il Canavese è la parte settentrionale della provincia di Torino. È una terra composta di colline boscose e fertili pianure coltivate, su cui spuntano i rossi tetti di incantevoli borghi, sul cui sfondo svettano le montagne innevate per la maggior parte dell’anno. La parte montana della regione comprende, insieme alle valli Soana, dell’Orco e del Malone, le cime del Gran Paradiso e le prime montagne della Val d’Aosta. La regione è anche ricca di laghi. I più famosi sono quello di Candia e di Viverone. Anche qui si possono vedere molti castelli medievali, alcuni dei quali trasformati in sontuose residenze barocche (come il castello di Agliè o di Masino). Il Canavese è una delle zone principali di produzione dei vini piemontesi. Vi si coltiva il Nebbiolo e vi si produce uno dei pochi vini bianchi del Piemonte, l’Erbaluce.
- Roero. Sono comprese nelle province di Cuneo e Asti. Il Roero è caratterizzato da un terreno sabbioso che permette non solo la produzioni ci vini come il Roero rosso o il vino bianco la Favorita, ma anche prodotti agricoli eccellenti, come le pesche o le fragole. Anche in queste terre sono presenti numerosi castelli, testimoni del passato feudale, che in età moderna furono poi trasformati in eleganti residenze dei nobili della corte sabauda.
- Monferrato. Il Monferrato è compreso nelle province di Asti ed Alessandria. La terra qui è calcarea e sabbiosa e si profila in dolci colline, in parte coltivate, in parte boscose. Di origini antichissime, la regione partecipò come marchesato del Monferrato alle lotte medievali. Solo in seguito, nel XVIII secolo, i Savioa riuscirono a includere la regione nel regno sabaudo. Insieme alle Langhe e al Roero, il Monferrato fa parte di uno dei due distretti dei vini piemontesi. Qui viene coltivato principalmente il vitigno del Nebbiolo e prodotti famosi vini come la Barbera, il Barolo o il Barbaresco.