Il Barocco
Il periodo artistico che però caratterizza maggiormente il Piemonte è il Barocco (fine ‘500 fino a tutto il ‘700), il momento di massimo splendore artistico, che contribuì, grazie alla sua diffusione in tutta la regione, anche ad una sua maggiore unità culturale. Esso coincide con l’ascesa del regno Sabaudo, iniziata col duca Emanuele Filiberto e di centrale importanza per la storia d’Italia. Dovunque si rinnovano e si costruiscono palazzi e chiese.
Il periodo barocco è un’epoca ricca di sconvolgimenti. Subentrano i cambiamenti derivanti dalla colonizzazione delle Americhe, si susseguono guerre e lotte dinastiche, la scienza fa passi da gigante con teorie ed invenzioni che mettono in dubbio i dogmi e le certezze su cui si era basata fino ad allora la visione del mondo e dell’uomo (si pensi solo alla teorie e alle invenzioni di Galileo Galilei). È il tempo della Riforma luterana e della Controriforma, delle grandi monarchie assolutiste e di una società fortemente gerarchizzata. L’arte barocca riflette e rielabora gli sconvolgimenti storici con l’abbondanza di arabeschi, linee quasi mai rette, gli stucchi, i decori ed i marmi finalizzati all’effetto scenografico e sfarzoso. In ciò si ritrova la ricerca artistica della conciliazione di quegli opposti (fede/scienza, razionalità/passioni) che dilaniano e allo stesso tempo plasmano l’epoca.
Il barocco segna per oltre due secoli soprattutto l’architettura, ma anche l’urbanistica (la città di Torino diventa un esempio di moderna struttura urbana). Pittura e scultura sono elementi integranti dell’architettura barocca. I committenti principali di palazzi, chiese, quadri ecc. sono soprattutto la chiesa, i sovrani ed i principi. La capitale del barocco in Piemonte è Torino, città sede dello Stato sabaudo in cui si manifesta lo stretto legame tra la celebrazione della monarchia assoluta e l’arte.
A Torino e nelle sue vicinanze si trovano gli sfarzosi palazzi reali di casa Savoia, le residenze sabaude, che oggi fanno parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. In questi magnifici palazzi la famiglia trascorreva l’estate o soggiornava in occasione di feste e battute di caccia. Le residenze sabaude rappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea tra ‘600 e ‘700, simboleggiando con il loro stile, spazio e le loro dimensioni l’idea della monarchia assoluta. Le residenze sabaude a Torino sono: Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Villa della Regina, Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, Castello del Valentino. Nei dintorni di Torino vi sono cinque residenze sabaude: castello di Rivoli, il castello di Moncalieri, la Residenza di Venaria Reale, il castello di Stupinigi ed il Castello ducale di Agliè. Nel centro storico di Torino troviamo anche altri esempi di architettura barocca nella Cupola della Sindone e in quella di S. Lorenzo, opere di uno dei massimi esponenti dell’architettura barocca italiana, Guarino Guarini, ed il Santuario della Consolata. Altro simbolo della Torino barocca è la Basilica di Superga, posta su una collina poco fuori la città, da cui si ha una magnifica vista sulla città. La basilica ospita gran parte delle tombe della famiglia Savoia.
Gli architetti che hanno segnato l'arte barocca piemontese sono anzitutto l'importantissimo Filippo Juvarra, che lavorò a diverse residenze sabaude (ad esempio palazzo Madama, Reggia di Venaria Reale) e alla basilica di Superga. Egli conferì inoltre a Torino la sua moderna urbanistica. Altri importanti artisti sono Ascanio Vitozzi che lavorò alla piazza centrale di Torino, piazza Castello, e ad alcune residenze sabaude, Carlo e Amedeo di Castellamonte che progettarono a piazze, castelli e palazzi soprattutto in Torino e dintorni, Guarino Guarini, famoso architetto della cappella della Sacra Sindone e Benedetto Alfieri, che lavorò ad esempio al castello di Govone in provincia di Cuneo o al palazzo Alfieri ad Asti.
In provincia di Cuneo si trovano oggi altre residenze sabaude, come il Castello Reale di Racconigi, il Castello di Pollenzo, il Castello di Govone e la Reggia di Valcasotto.
Meritano una visita anche i complessi monumentali dei 7 Sacri Monti piemontesi, luoghi di culto e meta fino ad oggi di pellegrinaggio sorti a partire dal XV secolo. Anch’essi, insieme alle residenze sabaude, fanno parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Altri grandiosi esempi di arte barocca sono il sontuoso palazzo Borromeo con i suoi spettacolari giardini all’italiana, che sorge sull’Isola Bella (lago Maggiore), e la Basilica di San Gaudenzio a Novara.
Gli affreschi, gli stucchi ed i marmi contribuiscono allo sfarzo e alla sontuosità degli edifici. Sono utilizzati per esaltare gli altari, i soffitti, gli scaloni, i camini dei palazzi. Pittura e scultura vengono integrate per esaltare e completare la grandiosità delle architetture.
Tra i pittori barocchi più significativi da nominare sono tra gli altri il manierista Moncalvo, detto il “Raffaello del Monferrato”, Claudio Francesco Beaumont, che lavorò al Palazzo Reale ed al Castello di Rivoli, e anche una donna, la ritrattista Maria Giovanna Battista Clementi. Tra gli scultori da menzionare è soprattutto Andrea Pozzo, che ha dipinto tra l’altro le prospettive delle chiese della Missione a Mondovì e SS. Martiri di Torino. Da non dimenticare è l’arte del giardino, elemento onnipresente che circonda ed esalta palazzi e residenze. Qui l’architetto più importante è André Le Nôtre, autore dei Giardini di Versailles e a Torino dei Giardini reali.