I dintorni di Alessandria

  • Valenza. Di origine romana, è stata un punto strategico militare per i marchesi di Monferrato, i Visconti di Milano, gli spagnoli, i Savoia… Il Duomo medievale fu ricostruito nel XVII secolo. All’interno è conservata una “Madonna del Rosario” attribuita a Moncalvo. Nella sala civica “Luigi Illario”, in via Mazzini 41, si può ammirare la Collezione d’arte orafa. La città è infatti nota a livello mondiale come capitale italiana dell’oreficeria, industria che qui nacque a metà ‘800 ed è tutt’oggi molto vitale.
  • Duomo Casale MonferratoLasciando Valenza si possono visitare Pomaro Monferrato, con il suo castello, di origine medievale, ricostruito poi tra XVII e XVIII secolo, e la bellissima chiesa tardo-romanica di Quargnento, che custodisce un prezioso polittico di Gandolfino d’Asti.
  • Casale Monferrato. Il Duomo di S. Evasio in stile romanico-lombardo è stato parzialmente rifatto nell’800. All’interno troviamo un bellissimo “Crocifisso” del 1100, ricoperto da lamine d’argento e decorato di cristalli, ed i resti di un mosaico pavimentale sempre del XII secolo. Via Mameli è la strada più elegante della cittadina e vi sorgono diversi palazzi nobiliari, tra cui il Palazzo Gozzani di Treville, il Palazzo S. Giorgio e la casa Tornielli. La sinagoga fu costruita nel XVI secolo; vi si nota un netto contrasto tra il semplice esterno ed il suo ricco interno, decorato con pitture e stucchi dorati. Ospita due musei, il Museo d’arte e storia antica ebraica, con arredi sacri del XVII e XVIII secolo, ed il Museo dei Lumi, con opere di artisti contemporanei. Il Museo civico e la Gipsoteca Bistolfi sono situati nell’ex-convento di S. Croce. Il primo offre una raccolta di dipinti di artisti piemontesi, lombardi e liguri, ceramiche, maioliche e sculture lignee dal XII al XIX secolo. La gipsoteca espone gessi, modelli, bozzetti di Leonardo Bistolfi, importante esponente del simbolismo italiano. Casale Monferrato è famosa per la produzione dei krumiri, biscotti che sembrano derivare la loro forma curva dai “baffi alla Vittorio Emanuele II”. Infine in piazza Castello si trova il castello dei Paleologhi, una residenza signorile del ‘400.
  • Marengo. Il piccolo borgo è noto per la battaglia omonima tra i francesi di Napoleone e gli austriaci che qui si svolse nel 1800. Grazie a questa vittoria, Napoleone riconquistò il controllo dell’Italia settentrionale. La famosa battaglia è lo sfondo storico di una delle più famose opere di Puccini, la Tosca. Sui luoghi della battaglia fu costruita villa Delavo, che oggi ospita il museo di Marengo, dedicato alla famosa battaglia. A Bosco Marengo invece si trova la chiesa di S. Croce, un esempio di arte manierista in Piemonte, che custodisce alcuni dipinti di Giorgio Vasari e del Moncalvo, oltre allo splendido mausoleo di Pio V (XVI sec.) in porfido e marmo verde, di Giovanni Antonio Buzzi.
  • A Sezzàdio invece vale la pena soffermarsi per ammirare l’abbazia romanica di S. Giustina, fondata Chiostro a Casale Monferratoda re longobardo Liutprando, che nel Medioevo faceva parte di un più ampio complesso abbaziale dei Benedettini. Molto suggestiva è la sua cripta, in cui è conservato un mosaico pavimentale dell’XI secolo.
  • Tortona. Il Duomo è un esempio di arte manierista, costruito nella seconda metà del XVI secolo, i cui campanili sono però un’aggiunta ottocentesca. L’interno conserva numerose tele di artisti del ‘500-‘600, tra cui il Fiammenghino, Camillo Procaccini e la sua scuola, Aurelio Luini, ed un prezioso tesoro, il cui pezzo principale è un’urna d’argento contenente le spoglie del patrono della città, S. Marzano. Adiacente al Duomo sorgono il palazzo vescovile (XVI sec.), in cui si trova un bel trittico di Macrino d’Alba, e il Palazzo Guidobono, sede del Museo civico e Pinacoteca. Tortona è famosa per un dolce molto goloso, i baci di dama.
  • In provincia di Alessandria, nell’alto Monferrato, si incontrano molti castelli. Alcuni di essi sono il castello di Chiabrera a Molare, il castello Malaspina, con ponte levatoio, di Cremolino, quello antico di Carpeneto, il castello di Rocca Grimalda, il castello Pinelli-Gentile a Tagliolo Monferrato, il castello degli Spinola a Lerma e lo Spinola a Tassarolo.
  • Castello di Piovera. Lo scenografico castello risale al XIV secolo, fu costruito dai Visconti. È circondato da un fossato e da un vasto parco e si affaccia sulla piazza del paesetto di Piovera. Ha una struttura a ferro di cavallo con quattro torri cilindriche agli angoli. Una sola fra queste è originale e conserva un’alta merlatura.
  • Sacro monte di Crea, a Serralunga di Crea. Uno dei più frequentati sacri monti del Piemonte, appartiene, come gli altri Sacri Monti piemontesi, al patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Sorge su una delle colline più alte dell’alto Monferrato. Il complesso (XII sec.) è composto da una basilica, 23 cappelle e 5 romitori e da cappellette disposte in posizione panoramica. La basilica è di origine romanica ma fu ampliata nel XV secolo. Le cappelle mostrano gruppi scultorei di due La bollente ad Acqui Termeartisti fiamminghi, Jean e Nicolas Wespin. Nel 1980 è stato istituito il Parco naturale regionale e area attrezzata del Sacro Monte di Crea, col fine di tutelare la zona del Sacro monte.
  • In provincia di Alessandria si trova la ridente cittadina di Acqui Terme. Come ci dice già il nome, qui sgorgano sin dall’antichità preziose sorgenti, coadiuvate oggi da stabilimenti attrezzati, dove ci si può sottoporre a terapie efficaci soprattutto per la cura dei reumatismi e dell’artrosi, ma anche a trattamenti estetici, bagni, fanghi. Nel centro della cittadina sgorga la Bollente, una sorgente a 75° proveniente da un’edicola ottocentesca in marmo. Inoltre la città è famosa anche per i suoi prodotti dolciari, baci e amaretti, nonché per i vini rossi (i più famosi sono il brachetto e il dolcetto d’Acqui).
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