I dintorni di Cuneo
In provincia di Cuneo si trovano alcune città molto interessanti, come Saluzzo, Mondovì , Bra ed Alba, ma ben quattro residenze sabaude, il Castello Reale di Racconigi, il Castello di Pollenzo, il Castello di Govone e la Reggia di Valcasotto. Da visitare sono anche bellissimi complessi monumentali, come l'abbazia di Staffarda, il santuario di Vicoforte ed alcune ville e castelli. La provincia di Cuneo offre infine anche la possibilità di frequentare famose località termali, come quelle di Vinadio.
Saluzzo
Saluzzo si presenta come cittadella fortificata, dominata dal castello, che conserva un torrione circolare, unica parrte rimasta della costruzione quattrocentesca, la quale fu restaurata nel XIX secolo. Saluzzo fu capitale di un marchesato indipendente per oltre 3 secoli. La città conserva ancora parti delle mura medievali. Nel strette vie del centro cittadino si susseguono edifici medievali e rinascimentali, piazze e portici. Da vedere è la cattedrale, in stile tardo-gotico, edificata alla fine del XV secolo. Di particolare interesse è il polittico di Hans Clemens, situato nella cappella del SS. Sacramento. La chiesa di S. Giovanni, del ‘300, ha una grande abside utilizzata come cappella funeraria dei marchesi. Nella chiesa sono esposti vari affreschi di pregio ed il mausoleo di Galeazzo Cavassa. Dietro l’altare maggiore si trova la cappella sepolcrale dei marchesi, progettata dall’architetto Antoine Le Moiturier, che è un esempio di arte gotica borgognona. Proseguendo si giunge alla casa Cavassa, dimora signorile del 1400, ospita oggi il Museo civico di Casa Cavassa, dove si possono ammirare le magnifiche sale, ad esempio quella della Giustizia col bel soffitto. Tra le opere d’arte troviamo tra l’altro le “Fatiche di Ercole” e la “pala della Madonna della Misericordia” di Hans Clemens. Di epoca barocca invece sono il Palazzo comunale, opera di Francesco Gallo, con la torre civica (XV secolo) da cui si gode una bellissima vista sulla città, la chiesa della Misericordia, dai bellissimi soffitti che simulano prospettive architettoniche, e la cappella dell’Immacolata in S. Bernardo.
Mondovì
Mondovì è un borgo medievale del XII secolo della zona del Monregalese. La cittadina è posta su due livelli: una parte bassa, a carattere commerciale e industriale, ed una alta, più antica, raggiungibile anche con una funivia, che in agosto ospita la Mostra dell’artigianato. La cattedrale dedicata a S. Donato sorge sull’omonima piazza ed è una delle opere più belle di Francesco Gallo, architetto del '700 nato in questa cittadina ed autore di alcuni dei più celebri edifici piemontesi (ad esempio del santuario di Vicoforte). Da visitare il Belvedere, giardino al cui centro si trova la poderosa torre dei Bressani del 1300, la chiesa di S. Fiorenzo per i suoi notevoli affreschi quattrocenteschi e la chiesa di S. Francesco Saverio detta “La Missione”, che contiene pregevoli pitture di Andrea Pozzo. A Mondovì è stato realizzato il "Parco del Tempo", costituito dalla Torre Civica, dai Giardini del Belvedere e dal complesso di Palazzo di Giustizia. Attraverso queste tre costruzioni di grande valore storico-artistico è stato concepito un percorso di approfondimento del concetto del “tempo”, cui contribuiscono anche i numerosi quadranti solari presenti nella città. Mondovì è la città natale di Giovanni Giolitti.
Bra
La città è situata tra le colline del Roero e l'alta pianura cuneese. La città è caratterizzata dallo stile barocco. Si possono visitare la bella chiesa di S. Chiara, edificata in forme barocche a metà del ‘700 dall'architetto Bernardo Antonio Vittone, autore anche del palazzo municipale, il palazzo Traversa, edificio gotico del '300 suddiviso da bifore e con decorazioni in terracotta. Il palazzo Traversa ospita il museo civico di archeologia e storia dell’arte, che raccoglie reperti etruschi e romani degli scavi archeologici compiuti nella località di Pollentia (Pollenzo), antica colonia romana. Qui sono stati portati alla luce i ruderi di un teatro da ben seimila posti e di un anfiteatro utilizzabile da diciassettemila spettatori. Una nuova sezione ospita anche dipinti dal Seicento al Novecento. Inoltre è interessante il museo di “Craveri” di storia naturale, punto di riferimento nazionale ed internazionale nel campo della meteorologia e dell’ornitologia.
Bra è uno dei centri della stagionatura e del commercio dei formaggi malgari prodotti nel cuneese. Vi si produce anche il formaggio di latte vaccino DOP, il Bra.
Alba
La cittadina sorge al centro di un zona famosa per i suoi prodotti enogastronomici, tartufo e vino su tutti. Già insediamento neolitico, fu poi municipio romano, nel medioevo libero comune, tra XIII e XIV fu governata da vari principi ed entrò infine nel XVII tra i possedimenti dei Savoia.
Il centro storico, con la sua forma circolare che segue la linea delle mura medievali, gira intorno alla piazza del Risorgimento, dove troviamo il palazzo comunale ed il Duomo. Vi sorge anche la Torre Artesiana, che assieme ad altre torri, come la torre mozza e la bella casa-torre in cotto di via Cavour, delinea l’immagine della città vecchia. Il Duomo di S. Lorenzo fu costruito alla fine del ‘400 in stile gotico-lombardo su un edificio romanico preesistente, di cui si possono individuare delle parti sia nel campanile romanico, che include una più antica torre campanaria dell’XI secolo, sia nei pilastri interni, sempre dell’XI secolo. Da vedere anche il bel coro ligneo del ‘500, opera di Bernardino Fossati. La Chiesa di S. Domenico è del XIII-XIV secolo, in stile gotico-lombardo. Da vedere sono, all’esterno, il bellissimo portale strombato, mentre all’interno troviamo interessanti affreschi del ‘400-‘500, la tomba quattrocentesca di Saracena Novelli ed infine il gruppo scultoreo “La Croce”, di Leonardo Bistoffi. Di epoca barocca è invece la chiesa di S. Maria Maddalena, di cui colpisce la facciata ondulata in cotto, incompiuta, e, all’interno, gli affreschi e le statue. Infine c’è il museo civico “Federico Eusebio”, che raccoglie reperti archeologici di età neolitica e romana.
Le residenze sabaude in provincia di Cuneo
Poco distanti da Torino ma in provincia di Cuneo si trovano quattro residenze sabaude, anch’esse appartenenti al patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco: il Castello Reale di Racconigi, il Castello di Pollenzo, il Castello di Govone e la Reggia di Valcasotto.
- Castello Reale di Racconigi. Il castello risale al XIII secolo, ma nel ‘600 fu ristrutturato e adibito a residenza principesca. Si presenta come un palazzo a più padiglioni, in mattoni rossi e tetti a pagoda orientaleggianti. Da vedere sono l’ampio Salone d’Ercole, con le sculture di Giuseppe Bolina inserite nelle nicchie, la Sala di Diana, l’appartamento cinese, in cui l’esotismo del tardo Settecento si ritrova nelle pregiate carte dipinte che lo adornano. Durante l’800 furono costruiti ulteriori edifici di servizio: la Margheria, che ospitava i marghé (malgari), che producevano latte e formaggi nella tenuta, e le Serre. Molto bello il parco del castello, progettato da André Le Nôtre, il più importante progettista di giardini del Barocco, che lo formò con aiuole digradanti ed il viale centrale.
- Castello di Pollenzo. Pollenzo fu colonia romana a partire dal II sec. a.C. Sono stati ritrovati importanti testimonianze di epoca romana, oggi conservate nel museo civico di Bra. Di origine medievale, in età moderna fu ristrutturato per volontà dei Savoia ed il suo progetto affidato all’architetto Pelagio Palagi, che gli conferì l’aspetto in stile neogotico. Oggi ospita l’Università di scienze gastronomiche, progetto voluto da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Attigua al castello è la chiesa di san Vittore, ottocentesca ed in stile neogotico, dell’architetto Ernesto Melano.
- Castello di Govone. E' di origine medievale, trasformato poi in villa nobiliare. All’entrata lo scalone con quattro rampe marmoree di scale, mentre all’interno si possono ammirare le stanze cinesi, gli stucchi ed il fastoso salone. Vi soggiornò il famoso filosofo francese Jean Jacques Rousseau, incaricato di sistemare la biblioteca dei Solaro, mentre il Re di Sardegna Carlo Felice di Savoia ne fece la sua residenza estiva. Fa parte degli 8 “castelli doc”, del circuito dei castelli delle Langhe e del Roero.
- Reggia di Valcasotto, nel Comune di Garessio, risale all’XI sec. In origine era una certosa, dedicata a S. Brunone. Passò ai Savoia nell’800 e fu utilizzata da Carlo Alberto come residenza reale estiva e da suo figlio Vittorio Emanuele II come villa venaria.
Ancora nei dintorni di Cuneo da non perdere:
- Abbazia di Staffarda, a Revello, È uno dei monumenti medievali più affascinanti e meglio conservati del Piemonte. Il monastero cistercense fu fondato nel 1135 e fiorì sotto i marchesi di Saluzzo, fino a che nel XVII fu saccheggiato dai francesi, che avevano invaso il Piemonte. L’abbazia è caratterizzata dai mattoni rossi e mostra uno stile architettonico a metà tra romanico e gotico. Del monastero restano, sul lato est, una parte del chiostro e la sala capitolare. La facciata della chiesa è tipicamente romanica, preceduta dal portico gotico. Molto bello è l’ambiente interno, spoglio e austero, in cui si succedono le arcate di mattoni rossi ed i pilastri in pietra grigia. La chiesa è suddivisa in tre navate con tre absidi corrispondenti. L’abbazia conserva opere d’arte provenienti un po’ da tutta Europa, tra cui il grande polittico del ‘500 del pittore locale Pascale Oddone, il gruppo di statue lignee policrome di scuola tedesca, il pulpito ligneo tardo-gotico in stile franco-borgognone.
- Santuario di Vicoforte. Il santuario è uno dei monumenti più conosciuti del Piemonte. La sua costruzione è legata ad un antico racconto. Si dice essere stato costruito dove sorgeva un pilone con la raffigurazione della Madonna e del Bambino. Nel ‘500 fu colpito per sbaglio dall’archibugio di un cacciatore e da quel momento diventò oggetto di devozione popolare. Il santuario è coronato dalla cupola ellittica più grande del mondo (37,15x24.80 m).
A fine ‘500 Ascanio Vitozzi fu incaricato da Carlo Emanuele I della costruzione del santuario, che fu completata solo nel ‘700 da Francesco Gallo. Da vedere il bel chiostro rinascimentale del convento, il ciclo di affreschi che adornano la maestosa cupola, che decorano ben 6000 m.², ed infine il tempietto del Pilone, progettato da Gallo e situato al centro dell’edificio. - Castello della Manta. Situato appena fuori Saluzzo, il castello è una casaforte del ‘300 trasformata poi in dimora signorile nel XV secolo. È famoso soprattutto per gli affreschi della Sala baronale, che risalgono agli inizi del XV secolo, opera di un artista detto Maestro della Manta. Gli affreschi illustrano i poemi del "cavaliere errante" del marchese Tommaso III. È circondata da un bel parco, proprietà del FAI.
- Villa Tornaforte, a Madonna dell’Olmo. E' un edificio del XVI secolo, in origine un convento agostiniano. In seguito all’occupazione francese e all’esproprio dei beni della chiesa, nell'800, diventa di proprietà del conte Bruno di Tornaforte, che ne fa la sua residenza di riposo. L’edificio è circondato da un vasto parco all’inglese con alberi monumentali ed un grande lago.
- Villa Oldofredi Tadini. L’edificio sorse fra il XIV ed il XV secolo come torre di osservazione per la difesa di Cuneo. Oggi la villa è un museo che raccoglie una collezione di cimeli e pezzi unici delle famiglie Mocchia di San Michele ed Oldofredi Tadini. La visita guidata permette di visitare la cappella, con le reliquie della Sindone di Torino, le sale del piano terra, alcune camere al secondo piano e l’ampio parco. Nell’800 l’edificio viene restaurato ed adibito a residenza permanente. È tutt’oggi abitato dai discendenti degli Oldofredi Tadini.
- Merita una visita anche la grotta di Bossea, che si trova ad un’altitudine di 829 m. La grotta è composta da una serie di grandi saloni rocciosi ed è attraversata da un corso d’acqua. Molto belle sono le concrezioni calcaree formatesi nel tempo ed i resti scheletrici dell’orso preistorico delle caverne, che qui trascorreva il suo periodo di letargo.
- In provincia di Cuneo si possono visitare anche alcuni castelli. Ad esempio il castello di Verzuolo (del XIII-XIV sec.) e quello dei Taparelli (XIV-XVI sec.) a Lagnasco. Poi vi sono i castelli di Costigliole Saluzzo: il castel rosso (originario del XV sec., oggi sede di un albergo), il castellotto (XV-XVII sec.), l'imponente castello Reynaudi (XVII sec.).
Le terme
In provincia di Cuneo si trovano infine anche famose località termali. Vi segnaliamo:
- Le terme di Vinadio, nell'Alta Valle Stura, caratterizzate dalla presenza di grotte naturali con acqua a diverse temperature, dove si curano disturbi artritici e respiratori. Le cure si possono integrare con programmi dietetici, estetici e antistress.
- Le terme reali di Valdieri, al centro del Parco Naturale dell’Argentera. Le acque che qui sgorgano producono alghe terapeutiche indicate nella cura dell'artrosi.
- A Lurisia si trova la principale sorgente radioattiva d’Europa. Fu Madame Curie nel 1940 a far aprire il primo stabilimento, oggi rinomato per inalazioni, fanghi e balneoterapia. Le terme si trovano a 700 m di altitudine. Vi sono otto sorgenti, le cui acque scaturiscono da una galleria lunga 600 m.