I dintorni di Torino
Nei dintorni di Torino il turista può visitare non solo le celebri residenze sabaude ma anche graziose cittadine, antichi castelli, luoghi sacri e naturali di rara bellezza.
Le residenze sabaude vicino Torino
Nei dintorni della città si trovano cinque residenze sabaude: il castello di Rivoli, il castello di Moncalieri, la Residenza di Venaria Reale, il castello di Stupinigi ed il Castello ducale di Agliè. Altre quattro residenze sabaude si trovano in provincia di Cuneo.
- Castello di Rivoli sorge su una collina vicino Torino, da cui si gode una bella vista sulla città e le colline circostanti. Nel Medioevo (XI sec.) era una casa-forte. Tra ‘500 e ‘600 fu progressivamente trasformato dai Savoia in un’imponente residenza. Dal 1984 è sede del museo d’arte contemporanea, con 38 sale, in cui si può vivere il contrasto tra passato e presente, tra lo splendore barocco della reggia sabauda e le opere d’arte contemporanea.
- Il Castello di Moncalieri è di origine medievale (XI sec.). È composto da quattro padiglioni angolari, e nel XVII secolo è stato poi trasformato in una reggia da Carlo da Castellamonte ed in seguito abbellito anche da Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri. Come le altre residenze sabaude è circondato da un giardino all’inglese.
- La Reggia di Venaria Reale è considerata la Versailles sabauda ed una delle più grandi residenze della famiglia Savoia. La sua realizzazione nel 1659-75 si deve all’architetto Amedeo di Castellamonte, ma subì con gli anni anche gli interventi di Michelangelo Garove, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri. Veniva utilizzata dai re non solo per la caccia, ma anche per grandi balli e ricevimenti scenografici. Da vedere sono il salone e la galleria di Diana, opera del Juvarra, la chiesa di S. Uberto e la scuderia (lunga ben 140 m). Annessa alla residenza è la Tenuta della Mandria, che comprende un vasto parco istituito nel 1978 e dalla Mandria appunto, uno degli edifici di servizio allestiti per gli allevamenti di cavalli e di selvaggina necessari per le battute di caccia del re.
- Castello di Stupinigi, voluto da Vittorio Amedeo II, fu progettato nel ‘700 da Filippo Juvarra come villa venaria. Ha una pianta stellare con un gran salone centrale da cui si dipartono quattro rami a croce di S. Andrea. Sulla sua sommità fu posta una scultura rappresentante un cervo. È circondata d un parco naturale di 1700 ettari. Oggi è sede del Museo di Arte e Ammobiliamento, che mette in mostra mobili, quadri, oggetti provenienti anche da altre residenze sabaude e ducali.
- Il Castello ducale di Agliè era in origine un edificio medievale risalente al XII sec. Nel ‘600 Filippo di Agliè incaricò Amadeo di Castellamonte di trasformarlo in dimora signorile e villa di caccia. Comprende 300 stanze ed il bellissimo grande salone da ballo, decorato con stucchi ed affreschi seicenteschi. Intorno è possibile passeggiare nell’incantevole parco all’inglese.
Altre mete nei dintorni di Torino
- Ivrea. Già colonia romana (come mostrano i resti dell’anfiteatro romano), fu poi capitale di un ducato longobardo e successivamente dell’importante marca d’Ivrea. Nel Medioevo divenne libero comune e passò infine ai Savoia (XIV secolo). I quartieri storici della città sono il Borghetto e la collina del castello. Suoi simboli sono il famoso “castello dalle torri rosse” ed il celebre carnevale. Il castello fu costruito nel 1358da Amedeo VI di Savoia con funzioni di difesa del passaggio della Dora Baltea, il fiume che attraversa la città, e dello sbocco della Valle d’Aosta. Dalle sue quattro torri cilindriche merlate si ha un bellissimo panorama sulla città e sui monti circostanti. Il carnevale, la cui origini risalgono ai tempi della rivoluzione francese, è celebre soprattutto per la battaglia delle arance, il cui palcoscenico è la piazza del municipio.
- L’Abbazia di Novalesa sorge a 828 metri, in un suggestivo contesto naturale e paesaggistico. È una delle testimonianze storiche e artistiche più importanti delle Alpi occidentali. Fu fondata nel 726 da monaci cistercensi e dedicata ai S. Pietro e S. Andrea. Per secoli una delle abbazie più importanti d’Europa, fu anche vittima di saccheggi e devastazioni da parte dei saraceni. La chiesa fu ricostruita nel XVIII secolo sulle fondamenta di quella romanica, di cui si possono vedere resti di affreschi risalenti all’anno mille. Delle quattro cappelle, la più importante è quella di Sant’Eldrado, coperta da due splendidi cicli di affreschi (fine secolo XI) ben conservati, con episodi della vita dei Santi Eldrado e Nicola, d’ispirazione bizantina.
- A Buttigliera Alta, all’imbocco della Val di Susa, sorge la bellissima Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, uno dei più celebri monumenti del gotico internazionale. In origine il complesso architettonico comprendeva la chiesa, il monastero e l’ospedale, dove venivano curati la lebbra ed il fuoco di Sant’Antonio. Oggi rimangono la chiesa con il campanile e la sacrestia, un lato del chiostro, l’ospedale, il convento e le cascine. La chiesa, a tre navate, fu decorata nel XV secolo. In particolare ai lati della porta principale si vedono dei pilastri a colonnina, con capitelli in pietra verde, che ricordano quelli della Sacra di San Michele e che offrono esempi dell’iconografia medievale: teste di monaci, diavoli e animali. All’interno troviamo il grande polittico di Defendente Ferrari, oltre a diverse opere del pittore Giacomo Jaquerio.
- Il Castello di Masino, a Caravino, nel canavese, era in torno all’anno mille una costruzione fortificata e fu la residenza della famiglia dei Valperga per quasi dieci secoli. Nel Medioevo era una tipica fortezza circondata da un fosso. Oggi ha una forma ad L, con un grande torrione circolare ornato con l’albero genealogico della famiglia. In una delle torri si trovano le ceneri del grande re longobardo Arduino. L’attrazione principale del castello, a parte l’esterno, sono i suoi saloni: il salone da ballo, il salotto rosso, il salone delle armi, quello degli stemmi, quella degli Atlanti. Inoltre la galleria dei poeti e le camere degli ambasciatori d’Austria e di Spagna e la camera del Viceré. Ha ospitato nel corso dei secoli illustri personaggi, come Carlo Borromeo, Vittorio Alfieri, Massimo d’Azeglio, Gioacchino Rossini, Silvio Pellico. È circondato da un parco all’inglese, spesso usato per mostre floreali o eventi culturali, che include un giardino all’italiana, dai quali si gode una meravigliosa vista sulla pianura del Canavese. Nel parco si può visitare il palazzo delle Carrozze, che espone una ricca collezione di carrozze del XVIII e XIX secolo. Oggi il castello appartiene al FAI (Fondo per l’ambiente italiano).
- Le tre valli di Lanzo, strette e lunghe, offrono al visitatore mirabili paesaggi. A Valperga Canavese troviamo uno dei Sacri monti, il Sacro Monte di Belmonte, che sorge a più di 700 metri e da cui si gode di un magnifico paesaggio. Il sacro monte fu fondato come monastero nel X secolo da suore benedettine e diventò sacro monte dal 1712. È formato da 13 cappelle, ognuna delle quali dedicata a una tappa della Via Crucis. Infine si possono visitare anche le valli del Pinerolo (del Chisone e Pèllice), con la fortezza di finestrelle, che aveva nel ‘700 il compito di difendere i confini dello stato sabaudo, e la città di Sestriere, importante centro degli sport invernali, scelta come sede di molte gare delle Olimpiadi del 2006.
- Sacra di S. Michele. È situata proprio all’imbocco della Val di Susa, in posizione strategica di controllo dei passi alpini. In passato fungeva come luogo di riposo e ristoro per i pellegrini che percorrevano la via Francigena. Dal terrazzo poco dopo l’entrata dalla porta di ferro si gode uno splendido paesaggio sulla pianura circostante. Altro spettacolare punto panoramico si ha presso la porta d’ingresso della chiesa, da cui si vedono le colline di Torino, la Val di Susa con la montagna Rocciamelone. Da vedere sono lo scalone dei morti, la porta dello zodiaco, con capitelli del XII secolo e la chiesa di S. Michele, che unisce stile romanico e stile gotico e conserva opere di Defendente Ferrari e affreschi del XV-XVI secolo. La chiesa conserva anche 16 sarcofagi che conservano le spoglie di principi di Savoia. Il complesso della Sacra di S. Michele ha ispirato Umberto Eco nel suo celebre romanzo “Il nome della rosa”.
Nei dintorni di Torino, oltre alla già citata abbazia di Novalesa, si possono incontrare altri esempi di arte romanica, come il battistero e la pieve di S. Lorenzo (VII sec.) a Settimo Vittone ed la bellissima pieve di S. Giovanni di Piobesi Torinese (X sec.), con i suoi affreschi che si ispirano all’arte ottoniana.
Oltre alle residenze sabaude, meritano una visita la città di Chieri (d’origine romana, il cui Duomo è un importante edificio del ‘400 piemontese) situata nelle valli di Lanzo, i parchi situati nelle colline e nelle valli intorno a Torino (come quelli della Rimembranza, della Collina di Superga, poi la riserva naturale del Bosco di Vaj, il parco Europa, il parco del lago di Candia) ed inoltre i centri a sud di Torino, lungo il corso del Po, come Sàntena, Carignano e Carmagnola.
Intorno a Torino si possono intraprendere anche delle belle gite nelle zone della val Susa, con i suoi parchi, la Sacra S. Michele (con il bellissimo portale dello zodiaco) e le graziose città di Susa, antico punto di passaggio della via tra Francia e pianura padana, con l’interessante cattedrale medievale di S. Giusto, e di Avigliana, col parco naturale dei Laghi di Avigliana. Il Canavese, la parte settentrionale della provincia di Torino, è un’ottima meta per gite, con i suoi parchi, i numerosi laghi (tra cui il lago di Candia e di Viverone), i castelli, la città d’Ivrea ed il Sacro Monte di Belmonte. La val di Susa ed il Canavese sono famose anche per il loro eccellente vino.
Infine si possono visitare anche le valli del Pinerolo (del Chisone e Pèllice), con la fortezza di finestrelle, che aveva nel ‘700 il compito di difendere i confini dello stato sabaudo, legata al mistero della maschera di ferro, e la città di Sestriere, importante centro degli sport invernali, scelta come sede di molte gare delle Olimpiadi del 2006.