Testimonianze della Torino romana si trovano nelle vicinanze di Palazzo Reale. Si tratta del Teatro romano e della porta Palatina, entrambi del I sec. d.C., e delle due torri della Porta Praetoria, inglobate oggi nel Palazzo Madama. Il foro romano è stato individuato nell’attuale piazza Palazzo di città, mentre i due assi principali della Torino romana, cardo e decumanus maximus, corrispondono alle odierne vie Porta Palatina e Garibaldi.
Le residenze sabauderappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea tra ‘600 e ‘700, simboleggiando con il loro stile, spazio e le loro dimensioni l’idea della monarchia assoluta. Le residenze sabaude a Torino, appartenenti al patromonio mondiale dell'Unesco, sono: Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Villa della Regina, Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, Castello del Valentino.
Iniziamo da Piazza Castello, la piazza storica della città, da cui partono le principali strade del centro storico (via Po, Via Roma, Via Garibaldi e Via Pietro Micca) e sulla quale si affacciano alcuni dei monumenti più importanti. Partiamo con Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, complesso monumentale che include secoli di storia torinese. Palazzo Madama, prima Porta Pretoria romana, poi castello nel Medioevo e reggia signorile nel ‘400, deve il suo nome alla “madama” Maria Cristina di Francia (reggente per conto del figlio Carlo Emanuele II), che scelse il palazzo come sua residenza. La facciata marmorea, aggiunta nel XVIII secolo, è opera di Filippo Juvarra. Il palazzo è sede anche del Museo civico d’arte antica, che raccoglie opere dal Medioevo al XIX secolo. La Casaforte degli Acaja risale al Medioevo, fu prima castello di difesa e successivamente diventò una residenza dei Savoia e dei loro ospiti.
Su piazza Castello si affaccia anche il Palazzo Reale, residenza sabauda sorta nel XVII secolo, opera dell’architetto Ascanio Vitozzi e centro della politica piemontese per oltre tre secoli. Gli interni furono decorati a partire dal ‘600 da molti artisti, come ad esempio Claudio Francesco Beaumont, Giuseppe Paladino, Vittorio Amedeo Cignaroli. Da vedere sono tra l’altro la "scala delle forbici" di Filippo Juvarra, il gabinetto delle lacche cinesi, la sala da ballo e la monumentale sala del trono. Il palazzo Reale ospita la Biblioteca reale e l’Armeria reale. La Biblioteca reale, voluta da Carlo Alberto, ospita un ricco patrimonio librario con, tra l’altro, una raccolta di disegni di Leonardo da Vinci, tra cui il suo celebre “Autoritratto”. Le ex aranciere del palazzo Reale ospitano invece il Museo d’antichità. Dietro il palazzo si trovano i Giardini Reali, caratterizzati da giochi d’acqua e prospettive floreali. I giardini sono opera del maggiore architetto europeo di giardini del ‘600, André Le Nôtre, artefice dei giardini di Versailles.
In prossimità del Palazzo Reale sorge il Duomo di Torino, unico esempio di architettura rinascimentale a Torino. All’interno si trova il polittico di Giovanni Martino Spanzotti e Defendente Ferrari, l’altare settecentesco di Ignazio e Filippo Collino e statue marmoree di Pierre Legros. Il transetto sinistro della chiesa custodisce oggi la Sacra Sindone, mentre la Cappella della Sacra Sindone, opera di Guarino Guarini e seriamente danneggiata da un incendio nel 1997 e tutt’ora in corso di restauro, rappresenta uno dei capolavori del barocco europeo.
Altra piazza importantissima di Torino è Piazza S. Carlo, cuore della vita torinese (manifestazioni politiche, passeggiate della domenica, feste delle tifoserie calcistiche). Fu progettata nel ‘600 da Carlo di Castellamonte, circondata da palazzi della nobiltà. Al centro il monumento equestre a Emanuele Filiberto, mentre i portici ospitano alcuni dei caffè storici di Torino.
Il Palazzo dell’Accademia delle Scienze, eretto nel XVII secolo dall’architetto Guarino Guarini è oggi sede dell'omonima Accademia, del Museo Egizio e della Galleria Sabauda. Il primo è la seconda raccolta di antichità sull’Egitto del mondo dopo quella del Cairo, mentre la galleria sabauda ospita oltre 700 dipinti divisi in vari settori.
Altra residenza sabauda di Torino, situata su una delle colline circostanti, è Villa della Regina, costruita da Ascanio Vitozzi nel 1600 in zona collinare e poi restaurata nel ‘700 secondo il progetto di Filippo Juvarra. È circondata da un bel parco a più livelli. Oggi la villa ed il suo giardino si possono visitare solo su prenotazione.
In collina sorge anche la basilica di Superga, che domina dall’alto la città e ne offre una bella panoramica. La chiesa fu costruita nel XVIII secolo su progetto di Filippo Juvarra. Insieme alla Mole, rappresenta per i torinesi un altro simbolo quotidiano. La basilica ospita gran parte delle tombe della famiglia Savoia.
La Mole Antonelliana, svetta sulla città ed è il suo simbolo più noto. Costruita nell’800 dall’architetto Alessandro Antonelli, doveva diventare la nuova sinagoga della comunità ebraica di Torino, se non che i lavori s’interruppero per un decennio. L’edificio fu rilevato dal Comune e compiuto solo alla fine del secolo. Da un punto di vista artistico, il suo fascino sta nella sua irriducibilità ad un unico stile architettonico: si trovano difatti elementi di stile neoclassico, neogotico e dell’architettura novecentesca dei grattacieli. Con i suoi 167,5 metri la Mole era nel 1889 l’edificio in muratura più alto d’Europa. Un ascensore porta fino al tempietto sommatale, da cui si gode un indimenticabile vista della città e delle montagne e colline circostanti. Da qualche anno la Mole ospita l’interessantissimo Museo nazionale del cinema.
Torino è la città dei portici, che si sviluppano per oltre 17 km, di cui ca. 12 collegati tra loro. Nati per riparare dalle intemperie la famiglia reale quando voleva, partendo da piazza Castello, lungo via Po raggiungere il fiume, i portici si sono poi diffusi e sono stati usati per delimitare le grandi piazze della città storica (piazze S. Carlo, Vittorio, Carlo Felice, della Repubblica, Statuto) ed i grandi viali. Essi delineano in modo originale l’immagine della città. I più antichi risalgono al Medioevo, tuttavia è partire dal XVII secolo che si iniziano a costruire i portici monumentali tuttora presenti. Lungo Piazza Castello, via Po, via Pietro Micca, via Cernia, corso Vittorio Emanuele II, piazza Carlo Felice i portici sono il luogo di compenetrazione tra il dentro e il fuori, dove si può comodamente passeggiare anche in caso di pioggia, soffermandosi presso le numerose bancarelle di libri o in uno dei tanti caffè.
Il Parco del Valentino è il più noto parco di Torino, sorto nell’800 sulla riva del Po, intorno all’omonimo castello risalente al XVI secolo, deve forse il suo nome al martire protettore degli innamorati, Valentino (III sec.). Percorribile a piedi o in bicicletta, è luogo di ritrovo e di relax, in cui si può godere della bella stagione sui suoi ampi prati o nei molti locali affacciati sull’acqua. Al suo interno sorgono numerosi monumenti. Da vedere sono il bellissimo castello fluviale, detto del Valentino, disegnato nel ‘500 da Carlo e Amedeo Castellamonte su modello dei grandi palazzi francesi, l’arco monumentale all’Artigliere, il giardino roccioso, il borgo medievale e l’Orto botanico. Il borgo medievale vuole essere una riproduzione della vita quotidiana di un borgo piemontese del XV secolo. L’Orto botanico invece fu fondato nel 1729 ed ha 12000 raccolte fra tutte le specie conosciute; comprende gli erbari storici, la raccolta iconografica ed una fornitissima biblioteca. È legato alle attività di ricerca e d’insegnamento della facoltà di Botanica dell’università di Torino.
Il Lingotto, è stato il più importante stabilimento FIAT fino al 1983, quando fu chiuso. La sua ristrutturazione è stata affidata al celebre architetto italiano Renzo Piano. Oggi il Lingotto è un centro multifunzionale per eventi culturali ed commerciali. Il Lingotto ospita un bellissimo auditorium, dalla perfetta acustica, il giardino delle meraviglie, situato all’interno dell’edificio, un cinema multisala, un centro commerciale, e poi spazi del Politecnico di Torino. Si impone la “bolla”, sala sferica e trasparente che si eleva a 40 m. dal suolo e lo “scrigno”, che ospita la Pinacoteca Giovanni e Maria Agnelli.
Una visita la merita infine il quartiere di Cit Turin, caratterizzato dai suoi palazzi in stile liberty, che si iniziarono a costruire agli inizi del ‘900 e che fanno oggi di Torino, insieme a Milano, la capitale italiana di questo stile.