Benvenuti a Vercelli
Breve storia di Vercelli
La città è di origine celtica e fu dal I sec. a.C. un importante municipium romano, “Vercellae”. Nell’alto Medioevo Vercelli è prima sotto il dominio longobardo, poi contea franca. Nel XII secolo diventa libero comune. Il XIII secolo è un periodo molto felice della città: viene costruita la chiesa di S. Andrea, nel 1243 viene fondata la prima università del Piemonte e, primo esempio in tutta Italia, viene abolita la servitù della gleba.
Durante il Rinascimento Vercelli fu uno dei centri di cultura principali del Piemonte. Prima sotto i Visconti, dal XV secolo la città è in mano ai Savoia. Nell’800 la città partecipò ai moti liberali e alle lotte risorgimentali. Poi fu la volta delle guerre d’indipendenza che portarono gravi danni alla città. Nel ‘900 le guerre danneggiarono molto l’economia della città, che solo dagli anni 50 vide una ripresa, soprattutto nel settore agricolo.
Difatti, insieme a Biella, le campagne vercellesi sono famose per la coltivazione del riso e caratterizzate paesaggisticamente dalle vaste risaie. Oggi la città domina il mercato europeo del riso. La diffusione del cereale nella zona risale tuttavia al Medioevo e si deve ai monaci benedettini e cistercensi, che iniziarono la sua coltivazione, mentre già dal ‘500 iniziò ad essere esportato.
Visitare Vercelli
La basilica di S. Andrea è il monumento più importante della città ed uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia. I campanili gotici della chiesa spiccano nella pianura circostante cosparsa di risaie. Costruita nel XIII secolo, l’edificio combina elementi dello stile gotico (ad esempio i tre portali fortemente strombati) con elementi del romanico lombardo (come gli archetti pensili). L’interno della chiesa invece è di linee chiaramente gotiche. Nel transetto si possono ammirare due confessionali lignei barocchi (XVII sec.), il tabernacolo gotico del ‘200, tomba dell’abate Tommaso Gallo, e nell’edicola un affresco del XIV secolo. Molto bella la sala capitolare con i suoi affreschi. Dal chiostro infine si gode una suggestiva visione d’insieme dell’intero complesso abbaziale.
La cattedrale di S. Eusebio sorge su un’antica basilica paleocristiana. L’edificio presenta diverse fasi costruttive. Il campanile ad esempio è di epoca medievale, mentre presbiterio e abside sono del XVI secolo. Benedetto Alfieri invece è l’autore del pronao neoclassico. La cupola infine fu costruita nell’800. All’interno l’opera di maggiore rilievo è il crocifisso in lamina d’argento, risalente al X sec. Nella chiesa sono sepolti diversi membri della famiglia Savoia. Il tesoro della cattedrale si trova nel palazzo Arcivescovile, che ospita il Museo del tesoro del Duomo.
Vercelli ospita ancora due musei d’interesse. Il Museo “Camillo Leone” ha sede in due edifici storici, la casa Alciati (XV sec.) e il palazzo Langosco (epoca barocca). Nel primo edificio si trova la collezione archeologica con reperti di età preistorica, greca, etrusca, romana e medievale. Pezzi significativi della collezione sono la stele bilingue (latino-celtico) di Alcisio e due sarcofagi di giovani donne (entrambi del I sec. a.C.). Nell’altra sede invece si possono ammirare la sala delle maioliche e dei bronzi, la sala dei vetri, affreschi e pulpiti del XV secolo. Il Museo “Francesco Borgogna” è una delle pinacoteche più importanti del Piemonte. Le prime quattro sale espongono gli affreschi prelevati dalle chiese cittadine. Si passa poi a dipinti della scuola italiana, con artisti come Domenico Ghirlandaio, il Sodoma, Tiziano, Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino, Ludovico Carracci. Presente è anche la pittura francese, fiamminga, tedesca e olandese (Jan Brueghel II, Emile Rouillon, Ludwig Gloss ecc.). Al secondo piano invece si trovano le collezioni di porcellane provenienti da celebri manifatture europee.
Altro edificio di grande interesse è la chiesa di S. Cristoforo (XVI sec.), che custodisce il ciclo di dipinti di Gaudenzio Ferrari, una delle testimonianze pittoriche più significative dell’Italia settentrionale.
I dintorni di Vercelli
Nei dintorni di Vercelli merita una visita il paese di Trino, zona di scavi archeologici, i cui reperti sono oggi conservati nel Museo civico di “Gian Andrea Irico”, e la basilica altomedievale di S. Michele in Insula. In località Buronzo si trova il Castellone, un complesso di edifici fortificati costruiti a partire dall’XI secolo. A Rovasenda sorge un imponente castello, risalente all’XI secolo, con la sua grande torre dei secoli XIII-XIV.
In provincia di Vercelli si trova la valle alpina della Valsesia, che si sviluppa intorno al fiume Sesia, che nasce dal Monte Rosa, e ospita il parco naturale Alta Valsesia. Il fiume è meta privilegiata per gli amanti di sport d’acqua estremi, come l’hydrospeed o il rafting, ma anche per gli amanti della pesca di fiume. La valle oggi è abitata in parte ancora dai walser, popolazione di origine tedesca insediatasi nella valle già in età medievale, custodi della propria identità culturale, in particolare della loro lingua, dei loro tipici edifici in legno e pietra e delle loro tradizioni. A loro è dedicato il museo Walser, ad Alagna Valsesia. Qui si trova anche il rifugio alpino più alto d’Europa (4554 m.), il “Regina Margherita”, meta consigliata per un’escursione molto bella che parte in funivia dal paese.
Sacro Monte di Varallo. Come gli altri Sacri Monti inserito nel patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è circondato dalla Riserva naturale speciale del Sacro monte di Varallo. Fu fondato nel XV secolo dai francescani. Il maestoso complesso propone al pellegrino un percorso didattico-religioso che ripercorre le tappe più importanti della vita e della passione di Cristo. Ad ogni stazione corrisponde una cappella. L’artista che lavorò a questo progetto fu Gaudenzio Ferrari, che vi lavorò tra 1507 e 1528 producendo opere di scultura, pittura ed architettura. Del complesso fanno parte 44 cappelle affrescate in cui si trovano più di 600 statue. In alto sorge la basilica dell’Assunta (XVII-XVIII sec.) con la sua grande cupola.
Una visita la merita anche il paese di Quinto Vercellese, dove sorgono il castello Avogadro e soprattutto la chiesa di S. Nazario e di S. Celso, particolare perchè edificata in tre epoche diverse che si mostrano nella navata centrale con la volta a botte (anteriore al Mille), la romanica navata sinistra e quella destra, gotica. Abside e navate sono ricoperte di interessanti affreschi (dal romanico al XVIII secolo).
Musei
- Museo “Camillo Leone”, Vercelli.
- Museo “Francesco Borgogna”, Vercelli.
- Museo del Tesoro del Duomo, Vercelli.
- Museo Walser, Pedemonte.
- Museo civico di “Gian Andrea Irico”, Trino.
- Pinacoteca, Varallo.
- Museo “Pietro Calderoni”, Varallo.
- Museo Walser, Alagna Valsesia.
Eventi
- Concorso internazionale di canto e pianoforte G. B. Viotti, Vercelli.
- Riso&Risate, (giugno) Vercelli.
- Carnevale di Borgosesia, (gennaio-febbraio) Borgosesia.
- Saporinfiera, (maggio) Asigliano Vercellese.
- Corsa dei buoi, (maggio) Asigliano Vercellese.